lunedì 8 agosto 2011

Play As You Go/The Witcher 2 #02

Un'interfaccia grafica migliorata, resa più moderna e più chiara, ma ancora con qualche seme della confusione e della scomodità originaria. L'inventario è stato migliorato (peggiorarlo era quasi impossibile, ma c'era il serio rischio che venisse mantenuto lo stile "carrello della spesa quando vai al centro commerciale con due bambini tra i 2 e i 4 anni"). L'interfaccia di meditazione/level-up/alchimia/assunzione stupefacenti è funzionale, ma non si capisce molto perché queste funzioni (abbastanza eterogenee) siano state mischiate mentre il journal, le mappe e l'inventario siano separate. Sarà la mia mentalità "schematica", ma ho il sospetto che una classica organizzazione gerarchica avrebbe semplificato ulteriormente l'interfaccia senza disperdere le informazioni.


WARNING: The Witcher 2 Spoilers ahead!

Il mostro del fiume che tiene in scacco il porto di Flotsam (e le sue attività commerciali) si chiama Kayran. Dopo aver estorto un'ulteriore (promessa di) parcella ai mercanti (erano già pronti a pagare la strega) il caro vecchio Geralt esce dalla città per parlare con un elfo informato sui fatti. Geralt incontra Triss che si dice entusiasta dell'atmosfera goliardica e un po' maschilista dell'accampamento dei soldati (giocando anche un po' sulla gelosia di Geralt). L'ex consigliere reale cerca di dissuadere il Witcher dall'allearsi con l'altra strega, senza successo. Rassegnata, la focosa rossa accompagna Geralt dall'elfo. Questo personaggio oscuro e alcolizzato vive in una città sospesa tra gli alberi insieme ad altri reietti. Si rivela una miniera di quest e di informazioni. Preziosa la nozione per cui il mostro, oltre a essere dotato di robusti tentacoli, è anche velenoso. Il prossimo passo è individuare la sua tana e prelevare un campione delle sue secrezioni schifose per preparare l'antidoto. Geralt si dirige verso il ponte crollato segnalato dall'elfo: una delle ambientazioni suggestive e architetturalmente ambiziose che esaltano il motore grafico del gioco.

La trama si infittisce, le solite numerose parentesi aperte rendono difficile seguire la storia, ma del resto è anche questo che rende il gioco più adulto.

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