sabato 9 febbraio 2013

Verdetto: Borderlands 2

Penso sia inutile dilungarsi a parlare di Borderlands 2, davvero. Si tratta di un immenso capolavoro di giocabilità, di umorismo, di storytelling, di caratterizzazione dei personaggi e di tecnica. Migliora il suo predecessore in molti aspetti ed è un gioco che va assolutamente giocato. Comunque per chi in questi ultimi anni sia rimasto imprigionato nelle angustie di Angry Birds e Ruzzle faccio una breve descrizione: si tratta di un RPG/shooter in prima persona con ambientazione SciFi con declinazione MadMax.

Dopo 45 ore si accumulano:

  • una quantità spaventosa di subquest ognuna a suo modo geniale
  • tante armi ma non troppe (le limitazioni dello storage e dell'inventario sono frustranti, ma non sono sicuro che esista un numero che avrebbe soddisfatto qualcuno)
  • un odio viscerale e preoccupante per l'arcinemesi Handsome Jack
  • una lista allucinante di minions macinati

L'umorismo condisce ogni istante, ma ci sono anche dei momenti molto toccanti, e non si può fare a meno di appassionarsi alla vicenda dei personaggi.

Il gioco diventa una droga e - arrivati alla fine - c'è sempre ancora qualcosa da fare

Un grande applauso per un piccolo dettaglio che però denota l'attenzione dello sviluppatore: ora i filmatini iniziali si possono skippare con un click del mouse. Una piccola seccatura in meno nella vita fa sempre piacere.

Un'altra comoda novità: ora i soldi e le munizioni vengono raccolti automaticamente dal giocatore.

Questo capolavoro imperdibile ha alcuni piccoli difetti: in più punti dei lievissimi ostacoli sul terreno diventano invalicabili, un problema se si sta giocando a nascondino con qualche boss e si rimane bloccati sulla traiettoria dei suoi missili; inoltre la precisione dei comandi di interazione è diminuita e ora non si riesce sempre a usare un oggetto al primo colpo. L'aspetto deludente è che, dopo una pletora di quest epiche, il finale è molto canonico e affrettato.

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