domenica 16 ottobre 2011

Verdetto: Crysis 2

Grazie a un'offerta che non si poteva rifiutare ho messo le mani avide e grassocce su Crysis 2. Un titolo controverso, che ha subìto un trattamento decisamente duro per via delle aspettative dei giocatori PC, che speravano di trovare il nuovo benchmark per le loro nuove schede video e invece hanno assistito piangendo alla trasformazione del loro hardware da 800 euro in una Xbox 360. Le texture allegate al gioco appena uscito erano a bassa risoluzione e l'aspetto dello scenario ne risentiva alquanto. A rimediare parzialmente a questo scandalo ha provveduto l'Hi-Res Texture Pack. Il motore grafico è abbastanza impressionante, comunque: lo scenario della New York devastata è credibile e mozza il fiato nella sua verticalità, là dove Crysis prediligeva i campi lunghi delle isole tropicali. Le animazioni sia degli umani che degli alieni sono buone, anche se i volti non sono convincenti come quelli visti - per esempio - in Oblivion. Poco male perché l'azione regna sovrana: come al solito il gioco sta tutto nello scegliere opportunamente quali poteri della tuta utilizzare, quando e per quanto tempo. Enorme semplificazione rispetto al primo capitolo: velocità e forza aumentate si utilizzano con una pressione prolungata dei pulsanti di accelerazione e salto, mentre invisibilità e armatura sono mutuamente esclusivi. Questo permette di utilizzare con la massima efficienza le transizioni tra i diversi poteri. A livello "normale" un giocatore esperto è praticamente imbattibile e può godersi la superiorità assoluta su praticamente ogni nemico. Le opzioni tattiche sono limitate dalla relativa linearità e dalle ridotte dimensioni dei livelli, chiaramente un'altra scelta che va incontro alle caratteristiche tecniche delle console e al livello medio (basso) dei giocatori del grande pubblico.
Delude l'intelligenza artificiale. Tra i tanti passi indietro compiuti dei mercenari e dagli alieni di Crysis 2 rispetto ai soldati coreani del primo episodio spiccano i momenti in cui - nel bel mezzo del combattimento - si distraggono e iniziano a camminare verso una parete mentre Alcatraz (il protagonista) è a due passi e sta per infliggere il colpo di grazia. Veramente brutto a vedersi. La varietà di nemici - fino al punto del gioco in cui sono arrivato io (l'ingresso dell'alveare) - non è eccezionale: un paio di diversi militari umani, un paio di diversi alieni, per ora nessun boss. Nonostante i suoi difetti (linearità, AI difettosa, scala delle mappe ridotta) il gioco si fa amare e succhia ore (probabilmente non più di otto, non so dirlo).


EDIT: ho finito il gioco. Confermo quasi tutto quello che ho detto. Aggiungo che qualcosa di assimilabile a un boss-fight ogni tanto si trova. Più che altro si tratta di situazioni in cui non si riesce a sfruttare pienamente la propria supremazia perché ci si trova in campo aperto, con il nemico "massiccio" praticamente addosso. I mech che emettono scariche EMP disattivando temporaneamente i poteri della tuta e che hanno il punto debole nella parte posteriore sono impegnativi. Appena un po' di più gli alieni mimetici, che si incontrano solo a un passo da un misero finale che spreca un po' quel poco di buono che la trama aveva provveduto a costruire. Insomma un gioco che valeva la pena di giocare anche se alcune scelte dei designer e dei programmatori potevano essere riviste.

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