lunedì 31 gennaio 2011

Play as you go: The Burning Plague (D&D)

Venerdì scorso ho fatto una nuova vecchia esperienza: una partita di D&D P&P (sarebbe Dungeons and Dragons Pen and Paper, ma se avete bisogno della spiegazione forse avete sbagliato blog) con gli allegri compari della Fellowship Of The Gem. Il punto di vista è quello del mio personaggio, lo stregone Lockwar.
Intuisco il largo sorriso del nano attraverso la folta peluria del suo volto. Stiamo per infilarci in una miniera, il suo habitat naturale. Io invece ho già freddo. Il prete delira non so bene di quali squartamenti che ha visto là dentro. L'halfling e il mezzelfo che sono usciti dall'imboccatura della miniera insieme a lui ci guardano con sospetto.
Presentazioni di rito, ci stringiamo la mano per valutare la forza e la prontezza di riflessi. Non male. Ci infiliamo circospetti e presto incontriamo la scena che il prete ha descritto con febbrile ricchezza di dettagli. Da sotto un carro rovesciato spunta il busto di un uomo. Morto. Il sangue gli copre il volto, gli occhi e la bocca sono spalancati per l'ultimo sguardo e l'ultimo grido.
Il nano soppesa l'ascia e guarda intorno. È tornato serio. Svoltiamo a destra nel tunnel, ma poco dopo qualcuno di noi fa scattare una trappola. Sento un grido di sorpresa, per un istante, un tonfo e una serie di imprecazioni. Sospiro.
Mi prendo di sorpresa dicendo: "Passatemi una corda". Mi calo, per un po' senza problemi, poi scivolo e finisco per terra vicino all'halfling, che smette di imprecare. Ci guardiamo per un attimo nella penombra. Se non fosse per la situazione di pericolo forse ci metteremmo a ridere. "Ce la fai ad alzarti?" chiedo. L'halfling annuisce. Ci tirano fuori.
Chi avrà mai predisposto una trappola in un luogo di lavoro? O c'è qualcosa di grosso, sotto, oppure qualcuno non sa fare il suo mestiere.
In fondo al corridoio c'è un ambiente più ampio. Qualche sprazzo di muschio fosforescente. E una parete da scalare. Con delle corde che scendono.
Rapida consultazione. La cosa non ci piace, ma non possiamo procedere senza sapere se c'è qualcuno che potrebbe attarci alle spalle. Sono già stufo di discutere, faccio per afferrare una corda e partire. L'halfling mi blocca con un mezzo sorriso. In effetti la mia esperienza con la corda di poco fa lascia spazio a qualche dubbio.
Sorpresa: in cima alla parete un manipolo di koboldi ci aspetta a pie' fermo.
Uno scontro decisamente difficile, strategicamente svantaggiato. Contribuisco con qualche freccia e qualche dardo incantato.
Alla fine di fronte a noi il capo del gruppetto di schifose creature si arrende. È ora di cominciare a capire qualcosa di più di questa storia.

D&D P&P da remoto è abbastanza frustrante, vuoi per le difficoltà di immedesimazione, vuoi per gli strumenti ancora non del tutto efficaci. Ne parlerò a parte. Stasera, dopo una settimana, seconda puntata. Staremo a vedere.

Nessun commento:

Posta un commento